La recente ordinanza n. 24920 della Corte di Cassazione, pubblicata il 17 settembre 2024, ha stabilito importanti chiarimenti riguardo al risarcimento dei passeggeri in caso di incidenti stradali.
In particolare, la Corte ha affrontato la questione del concorso di colpa del terzo trasportato che accetta di salire in auto con una persona in evidente stato di ebbrezza, riducendo così il risarcimento dovuto.
In questo articolo, esploriamo le ragioni che hanno portato a questa decisione e le conseguenze.
Chi sono i terzi trasportati?
I terzi trasportati sono le persone che viaggiano a bordo di un veicolo senza essere né il conducente né il proprietario. Questi hanno diritto a un risarcimento per danni subiti in caso di incidente, come previsto dall’Art. 141 del Codice delle Assicurazioni private.
Tuttavia, se accettano di viaggiare con un conducente in evidente stato di ebbrezza, possono essere ritenuti parzialmente responsabili, vedendo ridotto il risarcimento. È quindi importante che anche i terzi trasportati prestino attenzione alla condotta del conducente per la sicurezza di tutti i passeggeri, conducente compreso.
Il recente caso: cos’è successo?
Un terzo trasportato ha intentato causa contro la compagnia di assicurazione del vettore, invocando l’Art. 141 del Codice delle Assicurazioni private dopo aver subito lesioni in un incidente stradale. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello hanno riconosciuto un concorso di colpa del 50% al passeggero, per aver accettato di viaggiare con un conducente visibilmente ubriaco.
L’Ordine della Corte
La Corte Suprema ha confermato le sentenze precedenti, dichiarando inammissibile il ricorso del terzo trasportato.
L’argomento principale sollevato dall’attore era la mancanza di prove che dimostrassero che l’incidente fosse causato dall’alterazione psicofisica del conducente a causa dell’ubriachezza, piuttosto che da altre cause.
Le motivazioni giuridiche
Come abbiamo anticipato, l’Art. 141 del Codice delle Assicurazioni Private prevede un risarcimento per il terzo trasportato, indipendentemente dalla responsabilità dei conducenti. Tuttavia, la responsabilità del terzo trasportato può essere ridotta in base all’Art. 1227 del Codice Civile, che prevede una diminuzione del risarcimento in caso di concorso di colpa del creditore nel causare il danno.
Secondo la Corte, la valutazione del grado di colpa del passeggero spetta solo ai giudici di merito, basandosi sull’istruttoria condotta. La Corte ha anche richiamato la Direttiva 2009/103/CE, che riunisce le norme assicurative nell’Unione Europea, specificando che il legislatore comunitario mira a garantire la copertura assicurativa per tutti i passeggeri, a meno che non siano consapevoli di viaggiare con un conducente sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti.
Quali sono le conseguenze per il terzo trasportato?
Questa sentenza ha importanti ripercussioni per i terzi trasportati che accettano di viaggiare con conducenti in stato di ebbrezza. La Corte ha sottolineato che un passeggero non è generalmente in grado di valutare correttamente il livello di intossicazione di un conducente ma, rimane sempre valida la responsabilità dei terzi trasportati da veicoli guidati da persone sotto l’effetto dell’alcol.
La decisione evidenzia l’importanza di una maggiore responsabilizzazione dei conducenti, ma al contempo riconosce il diritto dei terzi trasportati a un risarcimento equo, fermo restando il riconoscimento di un possibile concorso di colpa.
In conclusione
In conclusione, la sentenza della Corte di Cassazione rappresenta un passo importante per la garanzia diritti e tutele per il terzo trasportato in caso di sinistri stradali.
Questa chiarisce il delicato equilibrio tra responsabilità e tutela dei diritti, sottolineando l’importanza di viaggiare sempre in sicurezza, a partire dalla sobrietà del conducente.