Covip fa sapere che la rivalutazione del Tfr, (pari al 75% dell’inflazione più un 1,5%) l’anno scorso ha raggiunto il 3,6%, per i fondi negoziali e per i fondi aperti, i rendimenti hanno raggiunto rispettivamente il 4,9% e il 6,4%, al netto dei costi di gestione e della fiscalità.
Le polizze assicurative in particolare di ramo terzo (ancorate ai fondi comuni) hanno guadagnato l’11,1%, mentre le gestioni separate di ramo I, hanno fatto di peggio, portando a casa l’1,3%. Nell’ottica decennale, tuttavia, il loro rendimento è migliore dei Tfr con una rivalutazione media annua dell’1,9% rispetto al 4,1% dei fondi negoziali, il 4,6% dei fondi aperti, il 5% delle unit linked e il 2,2% delle gestioni separate.
Crescita di rendimento nel 2021 per le forme complementari
Le posizioni assicurative aperte sono 9,745 milioni, in crescita del 4,3% rispetto al 2020. I fondi negoziali sono cresciuti del 6%, arrivando a 3,457 milioni.
Nel 2021 i contributi che sono stati versati nelle casse della previdenza complementare sono stati poi pari a 13,3 miliardi, in crescita del 7,2% sul 2020, con il +5,4% dei negoziali, il +6,9% delle polizze e il 12,3% dei fondi aperti.
Il rendimento è stato più alto della media per gli investimenti basati su partecipazioni azionarie. I rendimenti si sono attestati rispettivamente al 4,9% e al 6,4% per fondi negoziali e fondi aperti. Nei Pip di ramo III sono stati pari all’11,1%.
Per le gestioni separate di ramo I, il risultato è stato pari all’1,3%.
Nel decennio 2012-2021 il rendimento medio annuo composto è stato pari al 4,1% per i fondi negoziali, al 4,6% per i fondi aperti, al 5% per i Pip di ramo III e al 2,2% per le gestioni di ramo I. Nello stesso periodo la rivalutazione del Tfr è risultata pari all’1,9%.