Nel precedente articolo “Mi hanno tamponato e sono scappati ma ho la targa: cosa fare?” abbiamo visto come comportarsi in tale situazione.
Oggi, approfondiamo un altro importante aspetto della normativa sulla sicurezza stradale: l’omissione di soccorso. Cercheremo di comprendere meglio come la legge affronta la questione del dovere di assistenza alle vittime degli incidenti.
Quando si tratta di omissione di soccorso?
L’omissione di soccorso si verifica quando un conducente coinvolto in un incidente stradale non fornisce assistenza adeguata alle vittime presenti sulla scena. Questo potrebbe includere il mancato contatto con i servizi di emergenza, il non prestare soccorso medico alle vittime ferite o il non garantire che le autorità competenti siano informate dell’incidente. È importante comprendere che l’omissione di soccorso è considerata una grave violazione morale e legale, e può portare a conseguenze legali severe.
In termini di risarcimento danni, le vittime di un incidente stradale causato da un conducente che ha omesso il soccorso possono ancora avere diritto a un risarcimento per i danni subiti. Tuttavia, è essenziale documentare attentamente l’incidente e raccogliere prove sufficienti per dimostrare la responsabilità del conducente e i danni subiti dalle vittime.
Quando si configura il reato di fuga?
La fuga si verifica invece quando un conducente coinvolto in un incidente lascia la scena senza fermarsi o fornire le proprie informazioni alle autorità competenti. In casi di fuga, è estremamente importante contattare immediatamente le autorità e fornire loro tutte le informazioni disponibili sull’incidente e sul veicolo fuggito.
Anche in caso di fuga, le vittime dell’incidente possono avere diritto a un risarcimento danni. Tuttavia, la ricerca di questo risarcimento potrebbe risultare più complessa, poiché potrebbe essere difficile identificare il conducente fuggito. In queste situazioni, è ancora più cruciale raccogliere quante più informazioni possibili sulla scena dell’incidente. Collaborare strettamente con le autorità e un avvocato specializzato per perseguire il risarcimento danni dovuto è fondamentale.
In quale caso l’omissione di soccorso non è considerato un reato?
In alcune circostanze, l‘omissione di soccorso non costituisce un reato secondo la Legge italiana.
Queste eccezioni si verificano quando la persona coinvolta nell’incidente è già assistita da altri soccorritori o professionisti medici. In alternativa, quando il soccorritore è incapace di fornire assistenza senza mettere a rischio la propria vita.
Tuttavia, è importante notare che nel caso di omissione di soccorso, sussistono rischi e circostanze aggravanti che possono portare a una maggiore pena.
Cosa comprende il risarcimento danni per omissione di soccorso
Il risarcimento danni dovuto in caso di omissione di soccorso comprende sia il danno patrimoniale, che riguarda le perdite economiche dirette come le spese mediche, le degenze ospedaliere e il mancato guadagno da lavoro, sia il danno non patrimoniale, che si riferisce al peggioramento della qualità della vita e alla perdita di opportunità.
Il danno non patrimoniale può includere vari aspetti legati al pregiudizio esistenziale causato dall’evento, come il dolore fisico e psicologico, il trauma emotivo e la limitazione delle attività quotidiane.
Se non è possibile identificare il responsabile dell’omissione di soccorso, è comunque possibile ottenere un risarcimento attraverso il Fondo Di Garanzia Vittime Della Strada, istituito dalla Legge n. 990 del 1969. Questo fondo è stato creato per risarcire i danni causati da incidenti stradali in cui il responsabile non è assicurato o non è identificabile.
Va specificato però che le categorie di danno risarcite dal Fondo sono il danno alla persona e il danno materiale. Il danno alla persona viene pagato con una franchigia di 500 euro solo qualora ci siano danni presenti alla persona. In caso di assenza di danni gravi alla persona, il danno a cose non viene risarcito.