Il progresso tecnologico ci sta mettendo a disposizione sempre più innovazioni in grado di ridurre i consumi energetici e di migliorare lo stile di vita domestico.
In commercio vi sono dispositivi che grazie alle innovazioni dell’internet of things (IoT) sempre più funzionali: forni attivabili a distanza, riscaldamento impostabile mentre siamo al lavoro, smart TV, assistenti vocali. Grazie agli impianti di domotica, il funzionamento degli apparecchi elettronici può essere automatizzato in modo da apportare ingenti benefici a livello di comfort, risparmio energetico e sicurezza.
L’internet of things permette di mettere in collegamento tra loro i vari dispositivi grazie al wifi.
Ci sono per esempio elettrodomestici che comunicano tra loro e con cui è possibile interagire via app, caldaie e termostati che consentono di gestire i consumi in modo da spendere meno, sistemi di illuminazione intelligenti, senza dimenticare gli smart tv, gli assistenti vocali e le soluzioni per la sicurezza.
Il termostato connesso ottimizza l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento e aiuta a diminuire gli sprechi, programmandone il funzionamento e monitorandone i consumi; alcuni modelli, inoltre, identificano le abitudini d’uso autonomamente in base alle esigenze dei rispondenti. Possiamo così controllare impianti di illuminazione, riscaldamento, elettrodomestici e ventilazione, a distanza e tramite smartphone.
In tutto ciò, il 69% degli intervistati dichiara di aver timore che i propri dati sensibili, usando questo oggetti e le relative app, possano cadere nelle mani delle aziende private (mentre per quelle statali la percentuale scende al 53%) senza la loro autorizzazione.
La domotica sta rapidamente prendendo piede nel mercato italiano. Il mercato della smart home cresce quasi di pari passo con quello degli altri Paesi, anche se la spesa in Italia si aggira intorno ai 300 milioni di euro contro gli 1,8 miliardi di euro della Germania.
Grazie a queste innovazioni gli utenti possono conoscere in tempo reale i loro consumi energetici effettivi e individuare eventuali fonti di spreco, alle quali possono sopperire tramite una pianificazione delle accensioni e alla comunicazione delle apparecchiature.
Cosa pensano gli italiani degli strumenti di domotica?
Le innovazioni di domotica in fatto di soluzioni di home automation comprendono una serie di introduzioni finalizzate a ottimizzare il consumo di energia e l’utilizzo degli elettrodomestici delle abitazioni. Una casa smart ecosostenibile aumenta la classe energetica e alza il valore dell’immobile.
L’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano riporta che il 46% degli italiani possiede almeno un dispositivo smart, ovvero connesso alla rete. Tra questi, la smart tv è il dispositivo interconnesso più presente nelle case (72%), a seguire gli assistenti vocali (Alexa, Google Home, Siri) in grado di comandare gli oggetti domestici tramite la rete wi-fi con il 29%, da stampanti e lampadine smart (rispettivamente 23% e 20%). Ci sono poi gli elettrodomestici connessi tra cui la lavatrice (17%), il frigorifero (13%) e la lavastoviglie (10%).
Gli impianti di domotica possono gestire infatti le funzioni di riscaldamento e raffrescamento, l’illuminazione, fotovoltaico ed elettrodomestici.
Queste funzioni sono apprezzate in particolar modo per gli assistenti vocali, le lampadine e il termostato smart per gestire da remoto l’illuminazione e il riscaldamento. Grazie ai dispositivi di climatizzazione smart regolabili mediante app, l’utente può ridurre gli sprechi e alleggerire le bollette. Possiamo ad esempio ridurre gli sprechi disattivando la TV quando è inutilizzata, programmare l’avvio della lavatrice nella fascia oraria più economica, connettere le luci per farle attivare al momento del risveglio.
Anche i sistemi di illuminazione moderna stanno riscuotendo un grande successo, così come gli impianti di ventilazione meccanica controllata che rendono la nostra casa più vivibile e consumando meno.C’è da osservare che le prospettive su questo fronte sono buone, vista l’importanza che la sicurezza in casa riveste per i cittadini, ciò evidenzia un chiaro intento di continuare ad acquistare oggetti smart.
Il mercato della smart home cresce. Il mercato della smart home nel 2021 è aumentato del 29% rispetto al 2020, raggiungendo 650 milioni di euro, pari a 11 euro in media per abitante, superando anche i livelli pre-Covid, secondo la ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Grazie all’IoT possiamo gestire interi edifici, risparmiare energia, accrescere il comfort e garantire la sicurezza degli occupanti, tutti sistemi che migliorano l’efficienza tramite l’automazione.