La cybercriminalità oggi colpisce in diversi modi, tramite email fraudolente e virus, clonando carte di credito e rubando identità altrui. Nel 2020 abbiamo avuto 230.000 denunce di crimini informatici (frodi, furti di identità, clonazioni) con un aumento del 30% del 2019.
Oggi lavoriamo sempre più interconnessi e fornendo le nostre informazioni a innumerevoli piattaforme. Siti web aziendali, social network, cartelle mediche, le nostre informazioni sono un asset di primo piano e come tale devono essere tutelate.
L’innovazione tecnologica è accompagnata da un rischio crescente introdotto dalle nuove opportunità che si spalancano. Un ampio range di minacce informatiche che mettono in pericolo la privacy e l’onorabilità dei privati e la sicurezza delle aziende.
Cos’è il furto di identità digitale?
Il furto d’identità digitale è un reato contemplato dal Codice Penale, secondo quanto previsto dagli articoli 494 e 640. Il primo indica la situazione di “sostituzione di persona”, nel quale un soggetto si spaccia per qualcun altro per compiere atti illeciti.
Il secondo articolo contempla la “frode informatica”, un atto con il quale un soggetto entra in possesso in maniera illecita dei dati di un individuo (es. accedendo al suo PC o smartphone).
Questo reato prevede pene piuttosto severe, la reclusione da 1 a 6 anni e una sanzione amministrativa da 600 a 3 mila euro. Subire il furto di informazioni digitali è una situazione in cui tutti possono incappare. Basta pensare al solo caso in cui qualcuno duplica il profilo social di un soggetto, comprensivo di foto e informazioni condivise, assumendo agli occhi degli altri la sua identità. Da nome, cognome, data e luogo di nascita si può risalire al codice fiscale
Buona norma consiste nell’adottare password complesse composte da alternanza di numeri e di lettere, senza inserire nome o altri dati personali desumibili da terzi, e ricordandosi di cambiarla periodicamente. Bisogna porre anche attenzione alle app alle quali si concede il permesso di accedere al dispositivo: non tutte offrono le stesse garanzie di affidabilità e alcune vengono rilasciate allo scopo nascosto di sottrarre dati preziosi dagli utenti.
I furti di identità digitali possono avere conseguenze sensibili quali:
- accesso all’home banking
- creazione di account fittizi con i dati di quelli originali
- accesso a email private
- inoltro di dati sensibili
- consultazione dati medici riservati
- credenziali di account social
- clonazione di carte di credito
- installazione di software dannosi
Quando ci accorgiamo che ci sono state sottratte informazioni private, la cosa migliore da fare è rivolgere querela alle Forze dell’ordine. Queste ultime si occupano di individuare gli autori del reato (anche se in molti casi i responsabili potrebbero trovarsi in altri Paesi).
Assicurazione Cyber Risk contro rischi furti digitali
L’assicurazione Cyber Risk ti protegge a 360 gradi dalle conseguenze di frodi e perdite di dati.
L’assicurazione Cyber Risk viene sottoscritta proprio per tutelare le persone e le aziende dal rischio di sottrazione illecita di dati sensibili:
- difesa legale per ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito della violazione;
- difesa per il ripristino dell’onorabilità
- rimozione dei contenuti lesivi dai social network
- copertura delle spese legali nel caso di un procedimento penale per reato commesso da altri utilizzando la tua identità
L’assicurazione Cyber Risk permette al cliente di difendersi dalle compromissioni di dati personali, danni di immagine, furto d’identità.
La Salmeri Assicurazioni è in grado di offrirti le polizze ideali per difenderti dalle responsabilità derivanti dalla perdita di dati, alterazioni e distruzione delle informazioni, le violazioni di sicurezza e la diffusione di dati non autorizzate.