Il sistema sanitario nazionale purtroppo non riesce a sopperire a tutte le esigenze dei cittadini, specialmente quelle che devono essere adempiute in tempi brevi.
Una alternativa alle lungaggini croniche del sistema sanitario pubblico sono le polizze sanitarie individuali, che purtroppo costituiscono un costo non indifferente per le famiglie, già di loro alle prese con il costo della vita in perenne crescita. Le polizze collettive sono già più abbordabili per via dei contributi datoriali.
Quale ruolo per la sanità integrativa in Italia?
La sanità integrativa è un aspetto di primo peso nelle strategie di rilancio del Paese, un obiettivo che richiede la partecipazione delle principali forze politiche per essere portato a compimento.
La spesa sanitaria nel 2020 ha raggiunto i 122 miliardi ed è salito dal 5 al 7,4% del PIL.
La popolazione italiana tenda a invecchiare progressivamente e la necessità di tutelare la propria salute dai malanni che intervengono con l’età si fa sempre più pressante.
Le famiglie italiane spendono privatamente 38 miliardi di euro per esigenze sanitarie: soltanto poco oltre il 10% di tali spese sono coperte con assicurazioni, fondi e casse sanitarie.
Come si può intuire la massa di spese sanitarie sostenuta dalle famiglie è enorme, il che le rende soggette a esborsi imprevedibili date le uscite già da sostenere.
Ania ha evidenziato come l’Italia sia il Paese europeo nelle quali le famiglie sono chiamate a rispondere alle esigenze sanitarie con i propri risparmi. Ciò comporta che le persone sono costantemente chiamate alla scelta se curarsi oppure rinunciare, non potendosi permettere medicine o controlli medici. Ania quindi ragiona su una nuova forma di welfare che valorizzi le risorse pubbliche e private, nelle quali le assicurazioni sono chiamate a garantire un maggiore livello di protezione e assistenza.
Che rapporto hanno gli italiani con le polizze sanitarie integrative?
L’emergenza sanitaria dell’ultimo biennio ha sensibilizzato gli italiani sull’esigenza di tutelare la propria salute. Stando all’Osservatorio Sanità di UniSalute, circa un terzo degli italiani valuta la possibilità di stipulare una polizza integrativa nel corso dell’anno, mentre un altro terzo ne ha già stipulato una. Il 23% del campione preso in esame evidenzia che il 23% usufruisce di una polizza sanitaria già compresa nel contratto, mentre soltanto il 7% ne ha sottoscritta appositamente una, in genere attraverso un’agenzia assicurativa. In questo modo i cittadini possono accorciare i tempi di attesa e svolgere controlli specialistici.
Nel 34% dei casi la copertura familiare si estende a tutti i membri della famiglia. Tra i servizi reputati più vantaggiosi vi è la possibilità di potere consultare un medico 24 ore al giorno e 7 giorni la settimana.